Salvini contestato, non entra nello stabile occupato dove hanno ucciso Desirée
"Sciacallo, sciacallo", il ministro deve rinunciare alla visita per motivi di sicurezza. "Avevo portato una rosa rossa, imbecilli""Sciacallo, sciacallo", così alcuni contestatori hanno accolto l'arrivo a San Lorenzo di Matteo Salvini, giunto in visita allo stabile abbandonato e occupato di via dei Lucani dove è stata trovata morta la sedicenne Desirée Mariottini.
Per via dei numerosi contestatori (che lo accusavano di sfruttare a fini elettorali la tragica vicenda di cronaca) il ministro ha dovuto rinunciare per motivi di sicurezza alla visita nello stabile. Visibilmente infastidito, ha detto: "Avevo una rosa rossa in macchina che avrei voluto portare se questi imbecilli fossero stati altrove. Provo tristezza per i ragazzotti dei centri sociali che preferiscono gli spacciatori alla polizia".
Il ministro è tornato sul posto due ore dopo, e ha lasciato una rosa per Desirée.
Il Viminale ha successivamente precisato che Salvini non ha rinunciato alla visita nell'immobile: non poteva farlo perché è posto sotto sequestro. Aveva rinunciato solo alla rosa, insomma.
Non solo contestazioni tuttavia per il leader del Carroccio, per lui anche applausi: "Salvini siamo con te".
Il Viminale intanto ha fatto sapere che è stato programmato, per i prossimi mesi, l'arrivo a Roma e provincia di 154 poliziotti e 100 carabinieri in più.
Il ministro prima aveva partecipato, assieme al sindaco Virginia Raggi e al procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, nel corso del quale si è parlato anche di sgomberi.
"A Roma e nel resto d'Italia - ha annunciato Salvini a San Lorenzo - avremo un piano straordinario di sgomberi. Spero che le bestie che hanno fatto questa carneficina vengano beccate nelle prossime ore".
E ancora: "Recupereremo via per via la legalità, mi impegno a riportare legalità e tranquillità, non solo qui, dopo anni di nulla, se non di complicità. Interverremo con la mano pesante".
BOTTA E RISPOSTA CON RAGGI - "Non si può morire stuprata nel cuore di Roma", ha detto il ministro aggiungendo che "Raggi deve fare di più". Immediata la replica del sindaco pentastellato: "La Lega Nord forse non conosce Roma. Non c'è solo San Lorenzo come quartiere difficile. Abbiamo zone più periferiche come San Basilio, Tor Bella Monaca, Corviale, Centocelle, in cui è necessario che l'azione dello Stato sia più incisiva. Accompagnerò il ministro a conoscere Roma in modo che si possa passare finalmente dalle parole ai fatti".
(Unioneonline/L)