A tre giorni dal crollo del ponte Morandi a Genova, mentre continuano le ricerche dei dispersi - che secondo l'ultimo dato diramato dalla Protezione civile sarebbero cinque - è stato disposto il sequestro di tutti i resti del viadotto, comprese le macerie finite nel greto del fiume e della ferrovia.

Lo hanno deciso i pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile, convinti in questo modo di "cristallizzare la scena del crimine".

Il materiale crollato, una volta rimosso dal luogo della tragedia, verrà poi trasferito in un'area individuata dal comune del capoluogo ligure per rimanere a disposizione degli inquirenti.

SI INDAGA SULLA ROTTURA DI UN TIRANTE - Proseguono intanto le indagini sulle cause del disastro.

Secondo l'ultima ipotesi investigativa Potrebbe essere la rottura di uno strallo, ossia il tirante in acciaio ancorato al pilone, la causa che ha provocato il crollo della struttura.

A dirlo è Antonio Brencich, professore associato dell'Università degli studi di Genova, che fa parte della Commissione ad hoc, istituita dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per svolgere le verifiche sul crollo del ponte di Genova.

"La voce che gira - ha detto, senza entrare nel merito - è che il collasso sia stato attivato dalla rottura di uno strallo. Ci sono testimonianze e video che vanno in questo senso. La pioggia, i tuoni, l'eccesso di carico sono ipotesi fantasiose che non vanno prese neanche in considerazione".

Disastro di Genova, i volti delle vittime
Disastro di Genova, i volti delle vittime
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In questa foto e nella precedente: i fidanzati Marta Danisi, 29 anni, e Alberto Fanfani, di 32 anni
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Ersilia Piccinino, suo marito Roberto Robbiano e Samuele. Stavano partendo per la Sardegna
Ersilia Piccinino, suo marito Roberto Robbiano e Samuele. Stavano partendo per la Sardegna
Ersilia Piccinino, suo marito Roberto Robbiano e Samuele. Stavano partendo per la Sardegna
Mirko Vicini: operaio dell'Amiu assieme al collega Bruno Casagrande, lavorava nell'isola ecologica sotto il viadotto
Mirko Vicini: operaio dell'Amiu assieme al collega Bruno Casagrande, lavorava nell'isola ecologica sotto il viadotto
Mirko Vicini: operaio dell'Amiu assieme al collega Bruno Casagrande, lavorava nell'isola ecologica sotto il viadotto
Melissa Artus, 22 anni, e Nathan Gusman, 20 anni. Con Axelle Nemati Alizè Plaze, anche loro dovevano imbarcarsi per la Sardegna
Melissa Artus, 22 anni, e Nathan Gusman, 20 anni. Con Axelle Nemati Alizè Plaze, anche loro dovevano imbarcarsi per la Sardegna
Melissa Artus, 22 anni, e Nathan Gusman, 20 anni. Con Axelle Nemati Alizè Plaze, anche loro dovevano imbarcarsi per la Sardegna
Stella Boccia, 24 anni, di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Con lei il fidanzato Jesus Erazo Trujillo
Stella Boccia, 24 anni, di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Con lei il fidanzato Jesus Erazo Trujillo
Stella Boccia, 24 anni, di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Con lei il fidanzato Jesus Erazo Trujillo
Carlos Jesus Erazzo Trujillo
Carlos Jesus Erazzo Trujillo
Carlos Jesus Erazzo Trujillo
Andrea Cerulli, 48 anni, calciatore amatoriale del Genoa Club Portuali Voltri
Andrea Cerulli, 48 anni, calciatore amatoriale del Genoa Club Portuali Voltri
Andrea Cerulli, 48 anni, calciatore amatoriale del Genoa Club Portuali Voltri
Luigi Matti Altadonna, 35 anni
Luigi Matti Altadonna, 35 anni
Luigi Matti Altadonna, 35 anni
Elisa Bozzo, 34 anni
Elisa Bozzo, 34 anni
Elisa Bozzo, 34 anni
Juan Carlos Pastenes e la moglie Nora Rivera
Juan Carlos Pastenes e la moglie Nora Rivera
Juan Carlos Pastenes e la moglie Nora Rivera
Marius Djerri, di origini albanesi
Marius Djerri, di origini albanesi
Marius Djerri, di origini albanesi
Giovanni Battiloro
Giovanni Battiloro
Giovanni Battiloro
Antonio Stanzione
Antonio Stanzione
Antonio Stanzione
Matteo Bertonati
Matteo Bertonati
Matteo Bertonati
Gerardo Esposito
Gerardo Esposito
Gerardo Esposito
Giorgio Donaggio
Giorgio Donaggio
Giorgio Donaggio
Wiliam Pouzadoux
Wiliam Pouzadoux
Wiliam Pouzadoux

I RESPONSABILI - Il lavoro della Commissione ispettiva, si legge in una nota del ministero, "è il primo atto con cui questo ministero intende fare luce sull'accaduto".

Ed è il concessionario, ossia Autostrade per l'Italia, "il soggetto su cui ricade la responsabilità di assicurare la sicurezza dell'infrastruttura" e che "dovrà mettere a disposizione tutta la documentazione riguardante la realizzazione dell'opera e la manutenzione della stessa, nonché fornirne ogni informazioni necessaria alla esatta ricostruzione dell'accaduto".

Solo dopo le indagini - entro 30 giorni dovrà arrivare al ministro una dettagliata relazione sui fatti accertati - si deciderà se revocare o meno la concessione ad Autostrade, provvedimento su cui il governo appare diviso, con la Lega che spinge per il no alla revoca e Luigi Di Maio che invece tira dritto, con toni poco concilianti: "Chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere".

I CONTROLLI - Entro il primo settembre 2018 enti e soggetti gestori di strade, autostrade e dighe dovranno segnalare al ministero "tutti gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza, corredando le relative segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche e indicazioni di priorità".

In caso di criticità, il ministero "invierà una task force composta da dirigenti del Mit e da esperti indipendenti. La task force, che agirà sotto il coordinamento della struttura tecnica di missione, avrà il compito di vigilare sullo stato di salute delle nostre infrastrutture per prevenire qualsiasi situazione di pericolo".

(Unioneonline/D-F)

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