A volte, nel seguire l'andamento del dibattito politico sembra che, tutto sommato, per alcuni nostri rappresentanti la pandemia abbia rappresentato un'opportunità più che un problema. Mi chiedo per esempio se, in tempi normali, il Governo Conte 2 sarebbe durato tanto, se lo stesso premier avrebbe avuto la possibilità di essere così decisionista, di andare avanti a forza di decreti presidenziali, di parlare con continuità a reti unificate, di rispondere a domande concordate coi giornalisti senza concedere diritto di replica. Mi chiedo se Renzi avrebbe atteso tanto prima di provare a interrompere l'escalation di popolarità e potere del primo ministro per riprendersi il ruolo di ago della bilancia che riesce a esercitare con abilità pur col minimo dei voti. Per questo credo che l'obiettivo di Italia Viva non sia quello di cambiare lo schieramento di maggioranza bensì quello di togliere le chiavi di Palazzo Chigi a Conte. Che prima le ha avute, ma con permessi limitati, da Salvini e Di Maio e poi con l'ingresso dei partiti di centrosinistra al posto di quelli di centrodestra non le ha più restituite, considerando tutti gli altri suoi ospiti. Conte ha deciso di raccogliere la sfida di Renzi e andare in Parlamento a contare i voti ma troverà un intreccio di interessi non sempre a lui favorevoli. Perché anche dall'atteggiamento delle diverse anime del Pd e dei cinquestelle dipende il suo futuro.

BEPI ANZIANI
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