C hi è impazzito? Solo uno, solo due o forse tutti? Si parla allegramente di guerra. Sulla stampa, nei dibattiti televisivi, nei salotti della borghesia intellettuale. I toni sono più distaccati che preoccupati. Se ne discute perché l’argomento è di moda, ma con il retropensiero di fare solo accademia; e che, come ogni moda, passerà. Eppure tutti sappiamo che la guerra di cui si paventa lo scoppio sarebbe mondiale, destinata a diventare nucleare appena una delle parti stesse per soccombere. Ma proprio per questo – ci si illude – non scoppierà. L’esito finale sarebbe la distruzione del genere umano, che nessuno può volere a meno che sia pazzo. Non erano forse lucidi pazzi Hitler e Stalin, che a mano armata invasero la Polonia spartendosela? Un’intesa fra despoti con visioni apparentemente inconciliabili. Invece il nazista e il comunista s’intesero come due fiere che banchettano con le carni della loro vittima; e solo perché uno era più megalomane dell’altro poi si combatterono fino allo stremo passando su 60 milioni di morti. Oggi Putin ha fatto cassare dai libri di Storia russi quell’accordo tra nazisti e comunisti, e spedisce nelle sue ghiacciate galere chiunque ne faccia menzione perché sa d’essere egli stesso nazicomunista: una miscela esplosiva atomica in un’unica testa. Chi solo ora si fosse messo in contatto con il mondo ne prenda atto.

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