L a vita chiama a sfide complicate. L’ultima è dare ragione a un tipaccio come l’ex premier del Regno Unito, Boris Johnson, dopo le assurdità che ha detto e fatto e anche non fatto, cioè pettinarsi. E pure dare ragione a chi gli era subentrato, Liz Truss, durata meno di due mesi.

Fa soffrire, ma gliela dobbiamo dare. Il Governo attuale di Sunak, uno dei più inconcludenti inclusi quelli di Johnson e Truss, porta in Parlamento (iter iniziato ieri) la norma più assurda e in prospettiva meno rispettata nella storia del Paese: il divieto di vendere tabacchi ai ragazzini.

«E che sarà mai?», si dirà: in Italia il divieto di vendita riguarda tutti i minorenni, ci sono sanzioni. Vero, ma c’è un particolare: nel Regno Unito il disegno di legge impedisce l’acquisto di tabacchi a chi è nato dopo il primo gennaio 2009. Vale dunque per tutta la vita: adolescenti per sempre.

Perfino per Boris è «semplicemente folle». E Liz denuncia uno «Stato-bambinaia». Tra una ventina d’anni avremmo padri e madri inglesi fermati per strada da chi ha appena un anno in meno: «Ecco i soldi: mi compri le sigarette?». Forse il vero obiettivo è debellare la droga, inducendo gli spacciatori a vendere “bionde” di contrabbando con minor rischio. Il commento di Churchill se fosse ancora vivo, avvolto in una nuvola di fumo, sarebbe impubblicabile.

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