L'Asinara e una principessa triste nella nuova collezione di Antonio Marras
Alla Milano Fashion Week, in corso nel capoluogo lombardo da ieri fino al 25, oggi è andato in scena lo stilista algherese Antonio Marras con la propria collezione Primavera/Estate 2019.
Quest'anno lo stilista si è ispirato all'Asinara, "l'Isola nell'Isola battuta dal vento" del nord Sardegna, e ai "viaggiatori viaggianti", come l'instancabile Bruce Chatwin o il poeta Arthur Rimbaud, "l'uomo dalle suole del vento, che fece dell'Etiopia il proprio rifugio", spiega Marras. Ma anche a chi al viaggio è costretto, come l'affascinante principessa del Melograno d'oro Werzer Romana Work, figlia del Negus d'Etiopia Hailè Selassiè, confinata da benito Mussolini all'Asinara insieme ai quattro figli, nel '37.
Antonio Marras si è ricordato di una fotografia che ritraeva la donna durante un'escursione all'Asinara arida e selvaggia, luogo di dolore e detenzione. "Un luogo difficile, ostile - spiega lo stilista sardo - e bello da far piangere".
E questo scenario senza tempo, una donna altera e colma di nostalgia per la propria terra e il titolo della poesia di Sergio Atzeni "Due colori esistono al mondo e il verde è il secondo", sono stati gli ingredienti cardine coi quali Marras ha dato vita alla sua nuova collezione.
Verde è il colore che lega tutte le creazioni per la Primavera Estate 2019: verde militare sono i parka scomposti e ricostruiti che diventano giubbotti, gonne e top; verdi i cotoni per le felpe, le tshirt e le maglie, e pure gli intarsi dei damaschi di fiori ramificati; e ancora verdi i camouflages di tulle inondati di ruches e volant, gli abitoni in cotone, pizzi e stampe floreali.
A interrompere solo pois bianchi, neri e rossi, e il sabbia dei cotoni abbinato ai quadretti vichy marroni e neri, a ricordare l'epoca delle colonie e degli esploratori, insieme alle stampe graffito africane e al maculato, che trionfa su giacche, gonne e abiti.
Collezione che è stata presentata oggi alle 11.30, alla Sala Cavallerizze (in via Olona 6), in live su unionesarda.it
(Unioneonline)