Il borgo di Reggio Emilia reso celebre dalle pellicole di Peppone e Don Camillo sta vivendo momenti di paura, dopo che il fiume Enza ha tracimato e l'acqua ha invaso le strade, costringendo a evacuare 1000 persone e a soccorrere con gli elicotteri gli abitanti rimasti intrappolati nelle case.

E le immagini riportano la memoria alla tragica alluvione del novembre del 1951, quando il Po sommerse l'intero paese e l'area del Polesine provocando numerose vittime. L'anno dopo il caso fece scegliere Brescello come set delle fortunatissime pellicole di Don Camillo, e da allora il suo destino è legato ai volti di Fernandel e Gino Cervi.

Così, da borgo della Bassa simile a tanti altri, Brescello è diventata meta di un turismo "cinematografico" legato ai personaggi di Guareschi, tra la Casa del Popolo di Peppone, la chiesa di Don Camillo, la stazione ferroviaria, il bar e il viale alberato.

E ora anche il Po torna a far paura, proprio come nella pellicola "Il ritorno di Don Camillo" che raccontava dei giorni drammatici dell'alluvione, con la scena della processione silenziosa verso il grande fiume per "calmare" le sue acque.

(Redazione Online/b.m.)
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