Le note, chiarissime seppur barrate, di una prima stesura facilmente confrontabili con quelle poi tracciate nelle pagine definitive in cui rielabora il pensiero di Machiavelli, la filosofia di Benedetto Croce.

La mostra "Antonio Gramsci, i quaderni e i libri dal carcere" arriva a Cagliari arricchita da una selezione di volumi posseduti dal pensatore e politico sardo durante la detenzione.

Giovedì alle 18 l'esposizione, ideata dalla Fondazione Gramsci, verrà inaugurata nella sede della Fondazione di Sardegna (che ha contribuito alla realizzazione) in via San Salvatore da Horta 2.

Allestita a Torino, Milano e Genova, la mostra dei manoscritti autografi dei 33 quaderni del carcere è stata incrementata e ospitata a Montecitorio e prossimamente sarà anche Londra e a Bari.

Cento i libri racchiusi nelle teche le cui immagini si potranno visualizzare attraverso gli schermi, accompagnate da brevi giudizi tratti dai Quaderni e dalle Lettere dal carcere.

Quaderni, scritti a partire dal 1929, che sono stati disposti nella successione cronologica stabilita nell'edizione critica del 1975.

Ai diari Gramsci consegna le riflessioni e una lunga serie di "quistioni" filosofiche, storiografiche e politiche. Inviati a Mosca dopo la sua morte, tornano in Italia nel marzo del 1945. Cinque anni dopo viene costituito il Fondo librario Antonio Gramsci che oggi si compone di 763 volumi. In occasione della mostra si terrà, a partire dall'11 ottobre, un ciclo di quattro lezioni dal titolo Gramsci. Le idee e l'eredità, organizzato con la collaborazione del Dipartimento di Storia dell'Università di Cagliari.

All'inaugurazione seguirà, stasera alle 20, la rappresentazione "Get Up Stand Up - Storia di Antonio Gramsci, musiche di Bob Marley", messo in scena da Le Voci del Tempo e inserito nella manifestazione I libri aiutano a leggere il mondo.

Grazia Pili
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