Il presidente russo Vladimir Putin non ha ordinato direttamente la morte di Alexei Navalny, il suo principale oppositore deceduto in circostanze “misteriose” lo scorso 16 febbraio, mentre era detenuto nella remota colonia penale IK-3, a circa duemila chilometri da Mosca. 

Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti dell'intelligence americana. La conclusione cui sono giunti gli 007 statunitensi viene però criticata dagli alleati di Navalny. «Coloro che affermano che Putin non sapesse chiaramente non capiscono come funziona la Russia moderna», ha affermato Leonid Volkov, uno degli alleati di Navalny. Aggiungendo: «L'idea che Putin non fosse informato e non abbia approvato l'uccisione di Navalny è ridicola».

Dal canto proprio, il Cremlino commenta, attraverso il portavoce Dmitry Peskov: «Ho visto l'articolo. Non lo descriverei come un articolo di alta qualità che merita attenzione. Sono solo speculazioni inutili. Sembra che l'obiettivo fosse quello di dare al pubblico mondiale qualcosa da leggere nel fine settimana», ha tagliato

corto Peskov. 

(Unioneonline/l.f.)

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