Si continua a negoziare, tra veti, minacce e mille difficoltà, per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. 

Sul via libera alla tregua «la palla ora è nelle mani di Israele», affermano i portavoce di Hamas, dopo il nuovo round di negoziati in Egitto.

Il governo del Cairo chiede «flessibilità»alle parti, ma lo Stato ebraico avverte, dopo che gli Usa hanno minacciato di stoppare gli aiuti militari in caso di offensiva a Rafah: «Andreamo avanti anche da soli, perché non c’è alternativa alla sconfitta di Hamas».

Intanto, mentre proseguono i raid israeliani (4 morti nella zona di Jabilia la notte scorsa), la crisi mediorientale torna all’attenzione dell’assemblea generale delle Nazioni unite, che potrebbe votare una bozza di risoluzione che riconoscerebbe la Palestina come qualificata per diventare membro Onu a pieno titolo.

(Unioneonline/l.f.)

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