«Quando si è avvicinato gli ho detto: “Adesso scusa, non ho tempo: sono preoccupata per una cosa”. Quasi me ne vergogno». Perché quel ragazzo senegalese non voleva venderle della merce: le voleva restituire il portafogli pieno di contanti che lei aveva appena perso. 

Katia Multineddu è un’agente di commercio e ha deciso di raccontare la disavventura, con lieto fine, che le è capitata questa mattina «vicino ai giardini, a Sassari. Ora vorrei aiutare Abdul, il ragazzo senegalese si chiama così, a trovare un lavoro: è quello che mi ha chiesto».  

Tutto inizia con lo smarrimento del portafogli. Aveva appena prelevato e all’interno «c’era una discreta somma.  Ho ripercorso due-tre volte la strada, ma non ho trovato nessuna traccia».

Ad un certo punto «un ragazzo senegalese mi chiama e mi dice: “Cerchi questo? L’ho trovato per terra”». Il giovane le ha porto l’oggetto smarrito e l’ha invitata a contare il denaro all’interno. Lei non lo ha fatto, ma c’era tutto: «Un ragazzo senza lavoro, senza soldi ma con tanta dignità», racconta Multineddu, che sottolinea: «Non voleva neanche la ricompensa.  “Trovami un lavoro”,  mi ha chiesto». Multineddu ha scoperto che Abdul «sa lavorare in cucina, è istruttore di taekwondo,  ma può far tutto». Per questo ha rilanciato la storia su un noto gruppo Facebook sassarese: «Aspetto che qualcuno mi contatti per proporgli un lavoro». 

I suggerimenti sono fioccati. Lei e il giovane si sono scambiati i numeri di telefono: «Gli ho girato alcune proposte che mi sono arrivate. Poi lui mi ha detto che vorrebbe provare ad andare in Corsica: lo aiuterò a farlo. Ci è già stato. Se non troverà nulla qui, prenderà in considerazione le offerte che gli sono state fatte».  

(Unioneonline/E.Fr.)

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