Presentato alla città il progetto del nuovo Caval Marì, l’edificio di proprietà comunale che si affaccia sul lungomare, un rudere in completo stato di abbandono da molti anni. L’Amministrazione mesi fa aveva pubblicato un bando per il restyling e ad aggiudicarsi la gara sono stati Maxinna srl – di Massimiliano Galeandro e Andrea Pinna – e Santoni Group, con un progetto sviluppato dall’ingegner Sergio Murgia dell’Artek Studio in collaborazione con l’architetto Stefano Govoni di Pixel Architecture Studio.

«La rivisitazione del complesso rimodulerà, sia a livello strutturale sia a livello concettuale, gli ambienti e la loro destinazione d’uso seguendo 3 direttive di sviluppo dal punto di vista turistico: ambientale, sociale ed economico», si legge nella relazione. Il Caval Marì di domani ospiterà infatti cinque camere vista mare con idromassaggio, un ristorante, uno spazio espositivo, un’area destinata ad eventi culturali e sociali; a completare l’insieme il roof top, “la grande terrazza”, ripensata per favorire la connessione tra spazio pubblico e privato che consentirà di ospitare manifestazioni di diversa natura unitamente a esclusivi momenti di riflessione in una zona bar. «Il progetto ha un cuore pulsante che batte al ritmo dei quattro elementi naturali. Aria, acqua, terra e fuoco incontrano la Sardegna e trovano spazio nella ridefinizione, strutturale e architettonica, di una struttura che ha segnato la storia moderna di Alghero», spiegano i progettisti.

«È pensando all’aria che opportuni e puntuali accorgimenti strutturali agevoleranno il ricorso alla ventilazione naturale con un riverbero importante sulla salubrità dell’insieme. È protagonista l’acqua nell’idea di un impianto di condizionamento che si servirà dell’acqua di mare per il suo funzionamento, ottimizzando l’utilizzo di risorse e generando rese e risparmi energetici. Si ispira alla terra il pensiero di riconvertire circa 270 mq di scogliera grazie al ripensamento della terrazza sul mare che sarà liberata dagli attuali riempimenti e realizzata con una soluzione flottante e una pavimentazione in sughero autoctono. C’è evidentemente il fuoco nell’introduzione dell’energia solare per soddisfare parte del fabbisogno energetico dell’intero nuovo complesso». Oggi a Lo Quarter la prima presentazione con i tecnici e i committenti. «Il nostro Caval Marì - conferma Andrea Pinna della Maxinna srl - propone una visione chiara e responsabile di luogo destinato alle persone. Uno spazio che si struttura attorno a cardini progettuali di valore che permetteranno al nuovo complesso di ambire alla prima certificazione, di tipo Leed Gold, di edificio sostenibile in Sardegna».

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