Hanno fatto sentire democraticamente la loro voce davanti ad un pubblico di adulti che li ha ascoltati. Diciassette studenti del triennio liceale dell’Istituto superiore Paglietti di Porto Torres sono saliti in cattedra e con una nuova formula hanno sviluppato temi sulla partecipazione attiva alla vita democratica della comunità, attraverso un confronto diretto con avvocati, magistrati, educatori, giornalisti, associazioni di volontariato, istituzioni politiche. 

I risultati del progetto di promozione alla cittadinanza attiva “A scuola di democrazia”, è stato presentato al pubblico nella sala congressi Filippo Canu di Porto Torres, un percorso formativo lungo sei mesi coordinato dai docenti Luigi Flavio Piras, Maria Teresa Murgia, Vittorio Pilosu, Antonio Murgia e dal dirigente scolastico, Daniele Taras. Ragazze e ragazzi hanno parlato delle esperienze maturate nel corso del progetto attraverso incontri con esperti, dibattiti e simulazioni di vita politica attiva nell’ambito di 5 aree tematiche: funzionamento della macchina amministrativa, legalità, volontariato e associazionismo, comunicazione e matematica della democrazia. Alla presentazione hanno preso parte tutti gli attori coinvolti, istituzioni, enti, associazioni e volontari che hanno contribuito alla buona riuscita del progetto a partire dall’amministrazione comunale che ha supportato l’iniziativa fin dall’inizio e che, lo scorso 27 gennaio, ha ospitato un “Consiglio comunale studentesco” per celebrare il Giorno della memoria, nel corso del quale gli studenti hanno vestito i panni di amministratori cittadini. Nel percorso formativo anche l’incontro con i giornalisti locali per parlare della costruzione di una notizia e dell’importanza della comunicazione, seguito dal confronto con gli avvocati ed ex magistrati per parlare di giustizia e rispetto delle leggi.

Avviato lo scorso 6 novembre con i laboratori di Filosofia politica, il progetto ha previsto anche una riunione con tutti i componenti della Consulta del volontariato. «Noi docenti abbiamo pensato a questo progetto, ma siamo rimasti solo a guardare – sottolinea Flavio Piras, docente di filosofia – intervenendo solo per coordinare le attività. Il resto lo hanno fatto tutto i ragazzi, dalla scelta del logo alla redazione della locandina, dalla promozione sui social alla presentazione dei laboratori»

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