Pastori con i vestiti tradizionali di Porto Torres, al pascolo con le pecorelle, la mangiatoia e la maestosa basilica romanica di San Gavino: così si presenta il presepe caratteristico realizzato da Nando Nocco e da Gianpiero Fancellu.

Lo hanno allestito non in luogo qualunque, ma in uno degli antichi ipogei vicino alla chiesetta di San Gavino a Mare di Balai Vicino, il primo sito ad ospitare i corpi dei tre Martiri Turritani decapitati da Re Barbaro.

Il presepe "bainzino", corredato di addobbi natalizi e di luminarie, è animato da lu carratuneri e lu rigatteri, figure di un ambiente agropastorale arricchito dalla chiesa romanica simbolo della città turritana.

"Dedico questo presepe alla città, come segno di augurio e di speranza per una ripresa dalla crisi e dalla pandemia - spiega Nando Nocco - ma il mio pensiero va anche a tutti bambini e in particolare al piccolo Joseph, il bimbo di soli sei mesi morto nel naufragio dell'11 novembre scorso mentre si trovava in viaggio con la mamma e altri migranti diretti in Italia".

Il presepe è stato ospitato con il beneplacito del parroco pro tempore della basilica di San Gavino, don Michele Murgia.
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