Irruento, provocatore, a tratti arrogante. Andrea Scanzi è così, dice sempre quello che pensa. Mai però di pancia, senza un'attenta analisi e riflessione. Prendere o lasciare.

Tutto ha una logica anche in "E pensare che c'era Giorgio Gaber", lo spettacolo che il giornalista scrittore aretino metterà in scena otto volte in sei giorni a partire da domani durante la tournée in Sardegna.

Un personale omaggio all'intellettuale e artista milanese, figura di spicco della cultura italiana del Novecento, inventore insieme a Luporini del teatro-canzone.
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