Rifiuti abbandonati nelle campagne, discariche a cielo aperto, numerose "onduline di eternit" in mezzo all'erba verde, macerie edili, sanitari dismessi, cemento e ogni tipo di scarto edile.

È questa l'immagine che, tra rabbia e preoccupazione, gli abitanti di Sant'Isidoro nel territorio di Quartucciu danno della borgata. Più volte la zona nei racconti di chi la abita è stata accostata alla Terra dei Fuochi. L'ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando qualcuno ha approfittato della cosiddetta zona gialla per recarsi vicino al rio Piscina 'e Nuxedda per abbandonare diversi scarti edili e vecchi sanitari. "Sant'Isidoro è la discarica del circondario, chiunque si sente autorizzato a venire da noi e lasciare i propri rifiuti, ormai non solo sacchetti domestici, ma anche divani, elettrodomestici e materiali edili. Gli ultimi rifiuti abbandonati selvaggiamente sono altamente pericolosi. Che immagine diamo del nostro Paese?", commenta Luciano Asuni referente dell'associazione "Abitanti di Sant'Isidoro".

Per Paola Cannas, residente nella borgata: "Ci vorrebbe una bella campagna tipo Sardegna Pulita o qualcosa di simile, forse aver l'aver introdotto un sistema di racconta rifiuti così sofisticato senza prima aver attivato una campagna di sensibilizzazione e di educazione al rispetto della natura porta queste smagliature. Le persone che non riescono a stare dietro alle regole per vari motivi abbandonano nelle campagne, occorre ragionare su questi temi e mettere in campo un programma di sanificazione del territorio".
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