La delibera della Regione del febbraio 2019 prevedeva una progetto sperimentale, della durata di due anni, per dieci pazienti in stato vegetativo.

A poco più di un anno gli obiettivi raggiunti dal Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano sono soddisfacenti: i responsabili della struttura, che sorge accanto al santuario del Rimedio, contano di avere il prossimo febbraio la conferma del progetto, anzi il potenziamento con cinque pazienti in più.

Le richieste sono, infatti, in continuo aumento, come spiegano il direttore sanitario Tomas Dore e don Gianfranco Murru, presidente della Fondazione Nostra Signora del Rimedio. Il percorso studiato per i pazienti prevede anche la presenza dei loro familiari che, in questo modo, hanno la possibilità di apprendere come occuparsi nel momento del ritorno a casa.
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