Sporca era, sporca è rimasta. Così è Cagliari. La città del sole è anche città delle discariche, della spazzatura abbandonata in ogni angolo, in ogni spiazzo più o meno nascosto tra i palazzi. I punti critici non si contano più, e alle aree storicamente occupate dalla spazzatura illegale, abbandonata da sciagurati, si stanno aggiungendo i nuovi siti dello sconcio.

Via Filippo Figari, dietro il parco Donoratico. Terreno arido accanto ai parcheggi: un invito a nozze per i furbetti del sacchetto selvaggio. Breve sosta, cofano aperto e via: tutto finisce in strada. Come in via Duca di Genova-via Pablo Picasso-via Lentisco, cuore di Pirri dove le discariche fioccano.

In via Emilia i cumuli vanno e vengono. Dopo la pulizia rispuntano vigorosi. Per non parlare della discarica perenne dietro piazza San Michele.

Devastante è la discarica tra la statale 131 dir e il rione di Barracca Manna. Disperazione di chi abita nelle case di via Tamburino Sardo.

In via San Paolo persiste la discarica delle baracche, mentre dietro la città mercato di Santa Gilla è di nuovo un'immensa discarica.

Non guardano in faccia a nessuno, gli inventori dello smaltimento fai da te. Non si salva neppure Villa Ballero, la casa che ospita a Giorgino il carro di campagna di Sant'Efisio. Davanti al cancello che apre verso la chiesetta , ignoti hanno scelto di lasciare i loro sacchi colmi di rifiuti.
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