Tavolara, la grande nave dei Feaci, l'isola pietrificata da Poseidone, perché colpevole di aver fatto ritornare Ulisse a Itaca, si erge maestosa nel mare d'oriente sardo a guardia di tutta la Gallura. Le sue cime sono aspre e taglienti, sferzate sovente dal maestrale che ne tormenta rocce e dirupi a picco sul mare.

La cima è posta a 565 metri, adornata da croci e statue. Per raggiungerla ci vogliono fiato e gambe, unite a un pizzico di incoscienza. Ma una volta giunti in vetta la fatica dei muscoli lascia il passo alla meraviglia del panorama, attorniati da qualche nube di passaggio. Sotto ci sono Capo Figari, Molara, Olbia e la Costa Smeralda. Più in là l'Arcipelago della Maddalena. Tutte perle della Sardegna che da lassù sembra che si possano cogliere con una mano.

Scendere sarà più facile per la cordata, dopo un piccolo ristoro in cima. Quando si giungerà nel piccolo porticciolo dell'isola sarà impossibile non volgere lo sguardo verso il cielo, e bearsi di aver raggiunto un luogo dove osa solo il falco pellegrino.

Nel video, girato stamattina per UnioneSarda.it dalla guida escursionistica Antonello Nonne, 48 anni, di Fonni, le immagini dell'escursione.

Argentino Tellini
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