Anche Abbasanta celebra la Giornata contro la violenza sulle donne. Particolarmente toccante l’iniziativa messa in campo per l’occasione dai quarantenni del paese. Abbasanta porta indelebili i segni di una violenza inaudita. Vanna Licheri, imprenditrice del paese, molti anni fa, venne sequestrata e purtroppo non fece mai rientro a casa. E nel percorso allestito dalla leva del Settantotto per dire ancora una volta no alla violenza una tappa era proprio a casa di Vanna Licheri.
Degrado in pieno centro sia a Ghilarza che ad Abbasanta. Addossati ai cassonetti per il ritiro degli indumenti c’è di tutto. Sacchi e sacchi di roba, abbandonati in maniera incivile. Non si fa in tempo a vuotare i contenitori che puntualmente la situazione dopo appena qualche giorno, e nei casi peggiori persino qualche ora, si ripresenta. E sinora si è rivelato inutile anche il tentativo di spostarli in luoghi più centrali.
Quelle scarpette rosse in ceramica sulle scale del palazzo del Comune sono il messaggio più forte: "Oristano dice no alla violenza contro le donne". Anche in città è in corso una lunga maratona contro i maltrattamenti di genere. Questa mattina in una piazza Eleonora affollata di studenti ha dato il via agli eventi: tanti gli stand di forze di polizia, centro antiviolenza, consigliera di parità per sensibilizzare e informare sul fenomeno.