Tutto pronto ad Abbasanta per la seconda edizione di "Natale in piazza".
La manifestazione, organizzata dalla Consulta giovanile di Abbasanta in collaborazione con l'Amministrazione comunale, si terrà venerdì 8 dicembre in piazza della Vittoria.
Nuovo incontro per la costituzione dell’associazione comunale di Protezione civile ad Abbasanta. Una ventina le persone che venerdì notte hanno partecipato all’incontro promosso dal Comune che sta seguendo passo passo la nascita dell’associazione ed è pronto a dare un contributo fattivo perché possa partire quanto prima. Nel corso della riunione si è esaminata la bozza dello statuto. L’associazione dovrà occuparsi della tutela e della valorizzazione del territorio, della natura e dell’ambiente.
Per la festa di Santa Caterina, spazio in particolare alla tradizione con la serata musicale che venerdì ha aperto la festa grazie alla collaborazione di Su Cuntezertu abbasantesu, sabato il pomeriggio è stato dedicato ai più piccoli e la sera è stata la volta di Alberto Caiazza in arrivo da “Tu si que vales”. Di notte ancora musica e quest’ultima è stata protagonista anche domenica sera con la terza rassegna dell’organetto anche questa particolarmente apprezzata.
La donna nelle sue diverse sfaccettature e nella cultura sarda: grande apprezzamento ad Abbasanta per la personale di pittura dell'artista di Collinas Gisella Mura.
L'esposizione è rimasta aperta nella tre giorni dei festeggiamenti in onore della patrona Santa Caterina.
Nel video l’intervista alla curatrice della mostra, Daniela Madau.
Anche Abbasanta celebra la Giornata contro la violenza sulle donne. Particolarmente toccante l’iniziativa messa in campo per l’occasione dai quarantenni del paese. Abbasanta porta indelebili i segni di una violenza inaudita. Vanna Licheri, imprenditrice del paese, molti anni fa, venne sequestrata e purtroppo non fece mai rientro a casa. E nel percorso allestito dalla leva del Settantotto per dire ancora una volta no alla violenza una tappa era proprio a casa di Vanna Licheri.
Degrado in pieno centro sia a Ghilarza che ad Abbasanta. Addossati ai cassonetti per il ritiro degli indumenti c’è di tutto. Sacchi e sacchi di roba, abbandonati in maniera incivile. Non si fa in tempo a vuotare i contenitori che puntualmente la situazione dopo appena qualche giorno, e nei casi peggiori persino qualche ora, si ripresenta. E sinora si è rivelato inutile anche il tentativo di spostarli in luoghi più centrali.