L’aggravarsi della situazione relativa alle perdite fognarie dei servizi igienici è solo l’ultimo di una serie di problemi, cominciati con delle infiltrazioni, che vanno avanti da anni.

Uffici chiusi

Ma è anche quello che ha spinto la direttrice generale dell’Arpas, Nicoletta Vannina Ornano, a dire basta. E con una nota inviata ieri all’assessorato regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, ha adottato il provvedimento straordinario di chiusura della sede dell'Agenzia di via Contivecchi, «a causa dell’estrema criticità legata alla mancanza di condizioni minime di tutela della salute e incolumità dei dipendenti negli uffici», si legge nella comunicazione.

Da ieri, quindi, per tutto il personale è stata attivata la modalità di lavoro in smart working fino a data da destinarsi. Da tempo la direzione segnala le pessime condizioni in cui versa l’immobile, ma il procedimento di acquisizione di una nuova sede – i locali sono stati individuati in via Padova – non risulterebbe ancora di prossima definizione, nonostante sia in corso dal 2019. In seguito all'ennesimo episodio di mancanza di sicurezza è scattata così la dura presa di posizione e l’evacuazione di tutto il personale.

Il sindacato

Sulla vicenda esprime forte preoccupazione la Cisl Funzione Pubblica Sardegna, che una volta appresa la notizia ha immediatamente inoltrato una richiesta di incontro urgente alla direttrice generale dell’Arpas, all’assessora degli Affari Generali, Personale e Riforma Mariaelena Motzo, all’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi e all’assessore degli Enti Locali Francesco Spanedda, con copia alla presidente della Regione Alessandra Todde. La motivazione indicata dal sindacato è la volontà di “conoscere lo stato dell’arte della procedura di acquisizione della nuova sede, avviata sin dal 2019 ma tuttora senza esiti concreti”. «Comprendiamo e condividiamo la necessità di tutelare la salute dei lavoratori, ma è inaccettabile che dopo anni di attesa non sia ancora stata trovata una soluzione stabile per la nuova sede dell’Agenzia», le parole del segretario generale della Cisl Fp Massimo Cinus. «La situazione è ormai paradossale e di estrema gravità, e non possono essere i lavoratori e gli utenti a pagare le conseguenze dell’inerzia amministrativa. La Regione e l’Agenzia», continua il segretario, «devono dare risposte immediate e certe. È necessario un confronto urgente per garantire condizioni di lavoro dignitose e continuità nei servizi essenziali di tutela ambientale per i cittadini».

Davide Lao

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