«Mamma ho bisogno di mille euro. Li ho inviati subito. Solo dopo ho scoperto di essere stata vittima dell’intelligenza artificiale che ha imitato alla perfezione la voce di mia figlia, residente nel Principato di Monaco». Inizia così il racconto di Maria Grazia Abis, 70 anni, residente a Sardara. Un caso strano sì, ma a convincere la donna era stata proprio la voce della ragazza, che dall’altra parte del telefono implorava aiuto.

Il racconto

«Ero in casa, ho telefonato a mia figlia. Improvvisamente ha detto che avvertiva qualcosa di strano nel telefono, sicuramente un guasto. La comunicazione si è interrotta. È ripresa quasi subito. Questa volta con messaggi vocali. La voce era la stessa. Era mia figlia. Aveva bisogno di soldi».

La donna così ha racimolato la somma e l’ha spedita.

«Poi l’ho chiamata, ho chiesto se avesse ricevuto i soldi. E lei ha iniziato a tempestarmi di domande: “Di quali soldi parli? Mamma, non ti ho chiesto nulla”. A quel punto ho capito che si trattava di una truffa. Mi sono recata presso la caserma dei carabinieri e ho presentato denuncia. Non avrò i soldi indietro, mi è sembrato doveroso raccontare la mia esperienza per mettere in guardia le mamme».

Santina Ravì

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