Premessa: i denti sani sono un biglietto da visita nei confronti delle altre persone. Non servono, quindi, “solo” per masticare bene e stare in buona salute. “Social six”, dicono gli americani e l’ortognatodonzia, tradizionalmente riservata ai bambini, da tempo ormai si è allargata a macchia d’olio tra gli adulti. E questo (anche) per merito degli studi portati avanti in Sardegna. Ora, questa importante branca della odontoiatria si prepara a festeggiare un anniversario importante: nel 2023 ricorre infatti il cinquantesimo compleanno della nascita della scuola di specializzazione di Ortognatodonzia di Cagliari (la prima in Italia) e domani, nel capoluogo, si svolgerà una giornata celebrativa nell’aula magna della facoltà di Architettura. Era il 1973 quando il professor Paolo Falconi la fondò: da allora a Cagliari sono passati, prima come allievi, poi come docenti, i più importanti maestri della disciplina in campo mondiale. Dal 2022 la scuola è diretta da Enrico Spinas, professore associato di malattie odontostomatologiche all’università di Cagliari. Ala di quella fantastica squadra, prima Csm e poi Esperia, che a metà degli anni Ottanta faceva impazzire Cagliari arrivando a sfiorare la promozione nella A2 di basket, il professor Spinas ha raccolto oggi l’eredità del maestro Falconi e fa rivivere i fasti della scuola di specializzazione, sia per la qualità della didattica che per quella delle cure che vengono continuamente fornite ai pazienti.

Centro di eccellenza

Da mezzo secolo, Cagliari dunque è un’eccellenza nel panorama nazionale (e internazionale) di questa branca specialistica che si occupa di problemi strutturali associati a denti e mascelle. E obiettivo della scuola cagliaritana è continuare a «trasmettere le competenze agli specializzandi, approfondendo tutte le tecniche moderne e supportare la ricerca scientifica», spiega il professor Spinas. «A breve sarà operativo il nuovo reparto di Odontoiatria all’ospedale San Giovanni di Dio e sarà possibile implementare il servizio di Ortognatodonzia. Torneremo a essere un centro d’eccellenza anche per i disturbi temporomandibolari e per la traumatologia dentale. Apriremo le porte a tutte le tecniche più innovative come l’ortodonzia invisibile software guidata senza però mettere da parte le tecniche che pur appartenendo al passato sono ancora valide», aggiunge.

Nei bambini

La prevenzione resta l’obiettivo primario: ed è sui più piccoli, naturalmente, che si può svolgere meglio. Tra i dubbi che affollano la testa dei genitori c’è la cosiddetta malocclusione ma di “difetti” ce ne sono molti: per esempio, se i denti sono più grandi di quanto non consenta la struttura ossea, se c’è troppo spazio fra due denti contigui, quando i denti non entrano in contatto tra loro, o ancora quando gli incisivi superiori ricoprono quasi completamente quelli inferiori. «Nei bambini se si interviene precocemente si possono intercettare importanti malocclusioni e migliorare in maniera significativa la fonetica, la respirazione e la deglutizione. Per questo motivo all’interno della scuola di specializzazione si rivolge una particolare attenzione all’insegnamento dell’ortodonzia intercettiva ovvero a quella disciplina che si pone come obiettivo l’insegnamento delle tecniche mirate a prevenire sin dai primi anni di vita le malocclusioni e favorire uno sviluppo armonico delle ossa mascellari del viso», spiega ancora il professor Spinas.

L’innovazione

Le novità del settore negli ultimi anni sono molteplici sia per l’impiego di software che hanno velocizzato i tempi delle terapie sia per le terapie stesse che possono essere eseguite sui pazienti bambini e adulti. Per questo motivo, grande spazio all’interno della scuola di specializzazione è dedicato alla ricerca che «è molto attiva perché l’obbiettivo è sfornare degli specialisti di alto livello», spiega ancora il professor Spinas. Che conclude: «Tra le novità di maggior rilievo, ampiamente studiate c’è anche quella degli ancoraggi scheletrici intraorali con miniviti: una tecnica innovativa che ha migliorato il sistema tradizionale di ancoraggio».

Ma. Mad.

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