Pizzaballa: «La tregua è lontana, ma il Papa visiterà Israele»
Il cardinale: «Ci auguriamo un cessate il fuoco. La pace è l’obiettivo dei cristiani»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La situazione a Gaza resta drammatica, l'operazione militare è cominciata. La fame c'è e si sente, il Papa l'ha detto con parole chiare, ed è molto difficile, oggi, vedere una via di uscita».
A dirlo in un intervista al Messaggero è il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. «Noi - aggiunge - ci auguriamo sempre che i negoziati possano portare almeno a un cessate il fuoco temporaneo che dia un po' di respiro alla popolazione, ma è molto difficile capire se, come e quando».
Herzog ha invitato il Papa in Israele: «Io credo che il Papa prima o poi verrà in Israele. Dobbiamo preparare bene la visita, creare le condizioni, che forse oggi, per come stanno le cose, non ci sono. La pace non la avremo presto. Serve però che ci sia una situazione di maggiore serenità che in questo momento non c'è. Abbiamo necessità di fermare la guerra. Ma lasciamo respirare un po' il Papa. Prima o poi, questa visita ci sarà».
«San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi dice in maniera molto chiara: vi è stato affidato il ministero della riconciliazione. La pace è l'opera per la quale la comunità cristiana deve lavorare. I problemi non mancheranno mai in Medio Oriente, non dobbiamo lasciarci spaventare troppo da queste situazioni. C'è anche tanto bene, c'è anche tanto desiderio di collaborare e conoscersi, e la Chiesa ha la missione primaria di promuovere la riconciliazione».