Torna l’ora solare. Alle 3 della notte tra il 29 e il 30 ottobre lancette indietro di un’ora, un’occasione per riposare un po’ di più.

L’ora legale in sette mesi ha fatto risparmiare 190 milioni di euro alle bollette degli italiani e si è evitata l’emissione di 200mila tonnellate di CO2, rileva Terna, la società pubblica della rete elettrica.

Per questo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit hanno raccolto 256.000 firme mantenere l'ora legale.

NEL DETTAGLIO

Nei 7 mesi di ora legale, secondo Terna il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 milioni di euro perché dal 27 marzo ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kwh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Questo ha consentito una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, pari a 200mila tonnellate.

Dal 2004 al 2022, secondo Terna il minor consumo di energia elettrica per l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro.

Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit parlano di numeri “da proposta di referendum popolare” e non escludono di “percorrere formalmente questa strada”.

I presidenti delle due associazioni chiedono alla premier Giorgia Meloni “di trovare il modo di congelare per un mese il passaggio all'ora solare, previsto per il 30 ottobre, dando così modo al gestore della rete elettrica di verificare sul campo il reale risparmio ottenibile in termini economici e ambientali”.

(Unioneonline/L)

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