Gli avevano creduto, il padre e la madre. Erano convinti che fosse cambiato e gli avevano concesso di scontare a casa l'ultima parte della pena inflitta per maltrattamenti in famiglia. Ma lui li ha ripagati, di nuovo, con la stessa moneta: la violenza. E sempre per lo stesso motivo: soldi per ubriacarsi.

Ha rischiato la vita un 89enne di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Suo figlio, pregiudicato di 58 anni, ha tentato di ucciderlo, al culmine di una lite in presenza dell'anziana mamma verificatasi alle 15 di ieri, domenica 5 dicembre.

Secondo il racconto fornito agli investigatori, il 58enne prima ha colpito ripetutamente il padre con una stampella che l'anziano utilizzava per sopperire ai suoi gravi problemi di deambulazione. Poi gli ha messo le mani al collo, nel tentativo di soffocarlo. Per fortuna l'anziano è riuscito a difendersi dalla furia del figlio ma quest'ultimo, non pago delle violenze fino a quel momento inferte, ha agguantato una bottiglia di alcol e ha spruzzato il liquido infiammabile sul letto dove c'era il padre, nell'intento di appiccare il fuoco con un accendino.

Solo le preghiere della madre terrorizzata l'hanno fermato.

Nell'abitazione dove i tre abitano, poco dopo sono giunti i carabinieri della stazione di Castellammare con i colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile: il 58enne è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio.

L’anziano padre è stato subito sottoposto alle visite della guardia medica: i sanitari hanno riscontrato escoriazioni e contusioni giudicate guaribili in sette giorni. Ovviamente non ha potuto fare altro che denunciare il figlio, ora a disposizione degli inquirenti della Procura di Torre Annunziata. 

Ai militari l’uomo ha riferito che aggressioni, ingiurie e maltrattamenti andavano avanti ormai da un mese. 

(Unioneonline/v.l.)

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