Sindacalista investito e ucciso, la telefonata del camionista: “È successo un casino”
Il 26enne ha chiamato il padrino della cresima, poliziotto, che gli ha consigliato di costituirsi
“È successo un casino”.
Ha telefonato immediatamente al suo padrino di cresima, un sovrintendente della Polizia, Alessio Spasiano, il camionista casertano di 26 anni che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim, 37 anni, ieri durante un presidio a Biandrate, in provincia di Caserta.
La chiamata è avvenuta subito dopo la tragedia: il giovane ha raccontato all’amico l’accaduto e l’agente lo ha invitato a non darsi alla fuga ma a “tornare indietro”, sul luogo della tragedia, “perché altrimenti passerai guai peggiori”.
Il lavoratore – impiegato in un’impresa di Castellammare di Stabia (Napoli) specializzata in cibi surgelati – si è poi costituito ai carabinieri.
Ora si trova in stato di arresto.
L’uomo effettuava consegne nel Nord Italia per poi tornare a casa nel fine settimana.
Così era successo anche ieri: aveva scaricato la merce alla Lidl, dove era in corso una manifestazione in cui i lavoratori avevano organizzato un posto di blocco, e nelle ore successive avrebbe raggiungere la sua famiglia.
Il profilo Facebook dell’uomo è stato preso di mira da alcuni utenti, che hanno pubblicato post e commenti offensivi o molto duri.
"Hai lasciato i tuoi figli e quelli di Adil senza un padre" oppure "marcirai in galera", qualcuno ha scritto.
E poi ancora: "Io so perché hai accelerato, ma devi pagare. Peccato i tuoi figli pagheranno con te."
A proposito del tragico incidente ha espresso parole di cordoglio anche il presidente del Consiglio Mario Draghi: “Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull'accaduto”.
(Unioneonline/F)