Ancora un caso di violenza sulle donne a Mestre, dopo l’arresto del sardo Massimiliano Mulas, accusato di aver stuprato una undicenne.

Una donna di 32 anni è stata segregata e violentata per cinque giorni in un vecchio palazzo abbandonato in centro. La vittima è riuscita a liberarsi e a farsi soccorrere e i medici hanno diagnosticato le violenze subite. 

Per l’episodio è stato arrestato dai carabinieri un uomo di 32 anni.

Il fatto è avvenuto in un palazzo, ex sede della Telecom, inutilizzato da oltre 10 anni e diventato rifugio per tossicodipendenti, spacciatori e senza fissa dimora. Le forze dell'ordine grazie alle telecamere pubbliche e private della zona stanno ricostruendo le identità di quanti, in questi giorni, sono entrati abusivamente nella struttura (in gran parte murata) per valutare se vi siano responsabilità da parte di altri individui.

La donna era stata tenuta segregata dall'uomo, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, e approfittando di un momento di distrazione ha tentato la fuga. Le recinzioni le hanno impedito di raggiungere la strada ma scendendo nel giardino è riuscita a chiedere aiuto ai negozianti e passanti.

L’aggressore l’ha vista e ha provato a riportarla all’interno, ma sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale che lo hanno bloccato mettendo in sicurezza la 32enne.

(Unioneonline)

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