Emerge un nuovo dettaglio nella vicenda di Saman Abbas, la 18enne uccisa perché si è opposta a un matrimonio combinato e di cui non è ancora stato trovato il corpo.

Il fidanzato della ragazza, un 21enne pachistano, il 9 febbraio aveva presentato una denuncia dicendo che il padre di Saman si era presentato con altre persone a casa dei genitori minacciandoli.

"Se tuo figlio non lascia Saman sterminiamo lui e tutta la tua famiglia”, avrebbero detto. Del caso si occupa la trasmissione “Chi l’ha visto”, che pubblica anche altri messaggi tra il giovane – che vive in un’altra Regione – e la 18enne.

"Ma perché Dio ha deciso che la mia vita deve essere così? Non so cosa fare, mi scoppia il cervello", diceva Saman. "Tu lo sai quanto può essere pericoloso qui per te. Amore, vai dai carabinieri ora", le scriveva il fidanzato. "Sì, l'ho pensato", la risposta della ragazza, che poco dopo è sparita.

La 18enne di Novellara (Reggio Emilia) si era opposta a un matrimonio combinato con un parente in patria, voluto dalla famiglia, a fine 2020, e per questo era stata protetta in una comunità, quando era ancora minorenne. Ma poi ad aprile è tornata a casa in seguito all’sms “trappola” della madre. Ora per l'omicidio, mentre si cerca il corpo, sono indagati padre, madre, zio e due cugini. 

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