Ris, le dimissioni di Garofano:‘Lascio, ma non per l’inchiesta’
"Smentisco categoricamente di aver abbandonato l'Arma a seguito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Parma nei miei confronti". Lo ha detto l'ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, nel corso di una conferenza stampa a Roma.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Garofano ha spiegato di aver deciso di lasciare i Carabinieri quando è diventato operativo il suo trasferimento da Parma a Roma. Si è trattato, ha osservato, "di motivi professionali, personali e familiari. Io ero andato a Parma per organizzare un laboratorio di scienze forensi, come quelli che avevano altri Paesi. Ci ero riuscito e quindi trasferirmi a Roma era come l'interruzione di un sogno e ho deciso di lasciare l'Arma, perché voglio continuare a fare le mie attività, scrivere, fare il docente, tutte cose che il trasferimento a Roma mi avrebbe impedito".
Le consulenze fatte a pagamento dal Ris di Parma rappresentano il 2% dei 6.500 casi trattati ogni anno dal reparto. Lo ha detto l'ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, in una conferenza convocata per spiegare il suo abbandono dell'Arma e la sua posizione nell'inchiesta aperta dalla Procura di Parma a seguito di un esposto dell'avvocato Carlo Taormina. "Abbiamo trattato - ha sottolineato Garofano - casi molto complessi, come Cogne o l'omicidio di Tommaso Onofri. Quando ricevevamo gli incarichi dalle procure, la mia scelta era quasi sempre quella di svolgere l'attività nell'orario di lavoro senza perseguire emolumenti, proprio per rispondere in modo efficace e veloce". Solo un piccolo numero di consulenze, ha aggiunto, e io personalmente ne ho fatte due negli ultimi cinque anni, si facevano fuori dall'orario di lavoro percependo un emolumento. Ma tutto è sempre avvenuto alla luce del sole ed è stato regolarmente registrato".