E’ stato arrestato per omicidio Mirko Tonkov, padre di Mattias, il bimbo di dieci anni ucciso ieri pomeriggio a Cura di Vetralla, nel Viterbese. L’uomo è piantonato all’ospedale Belcolle dai carabinieri.

L’uomo, polacco di 44 anni, aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia e fino a ieri mattina era ricoverato a Roma per Covid. E’ scappato dall’ospedale ed è andato nella casa in cui vivono il bimbo con la madre, a Vetralle: c’era solo il piccolo, ucciso con un coltellata alla gola che non gli ha lasciato scampo.

Quando la madre è rientrata a casa lo ha trovato così, agonizzante, nella stanza accanto Tonkov, in stato di incoscienza.

Sotto choc l'intera cittadina dove il bambino viveva e frequentava la quinta elementare. "E' con profondo dolore che apprendiamo la notizia dell'uccisione di un nostro piccolo concittadino - ha scritto il sindaco Sandrino Aquilani sulla pagina Facebook del Comune - Mattias aveva solo 10 anni ed ha trovato inspiegabilmente la morte. Una vicenda che ci lascia attoniti e sconvolti, e che in questo momento di inumana comprensione, in attesa che la giustizia terrena faccia il suo corso, ci deve portare alla riflessione, al raccoglimento e alla preghiera".

A quanto si apprende l’uomo, un manovale, era stato molto violento sia con il figlio che con la donna, Mariola Rapaj, domestica albanese di 35 anni. Tanto da spingere lei a denunciarlo: la 35enne era molto spaventata, tanto da aver raccomandato al figlio di non aprire la porta a nessuno, papà compreso. E invece il piccolo Mattias ieri ha aperto la porta al padre, che lo ha ucciso con una coltellata alla gola.

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