Ristoranti al chiuso e palestre aperte dal 17 maggio, eliminazione o revisione del coprifuoco, cancellazione del parametro che con 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare automaticamente la zona rossa.

Sale il pressing delle Regioni e delle forze di centrodestra in vista del tagliando alle misure anti-Covid che il governo farà la prossima settimana, mentre la curva dei contagi continua a scendere lentamente e l'Rt resta stabile attorno a 0,85 a livello nazionale.

Il governo non ha ancora fissato la data per la cabina di regia politica ma Matteo Salvini ha già fatto sapere quello che i suoi ministri andranno a chiedere in Cdm: basta restrizioni.

"Torniamo alla vita, facciamo lavorare la gente al chiuso, all'aperto, di giorno e di sera. Bisogna riaprire, togliere limiti, chiusure, coprifuoco. Solo il pregiudizio ideologico può tenere ancora chiusi gli italiani", dice il leader della Lega. 

L'obiettivo è quello di anticipare al 17 maggio l'apertura delle palestre e dei ristoranti al chiuso, prevista invece dal decreto per il 1 giugno. 

I governatori chiederanno anche di rivedere il sistema delle fasce, cercando di eliminare il criterio sull'incidenza, quello che con 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare automaticamente la zona rossa. Quanto al coprifuoco si va verso il posticipo alle 23 o a mezzanotte, rinviando all'inizio di giugno ulteriori scelte. Già annunciato che il 15 maggio l'Italia si aprirà ai turisti: "Con il check procederemo a nuove aperture", conferma il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini ribadendo però la necessità di procedere "progressivamente e in sicurezza".

Il tagliando servirà per dare una data certa anche a quei settori che finora sono rimasti fuori da ogni programmazione: quello delle cerimonie e degli eventi, innanzitutto, ma anche le piscine al chiuso, le discoteche e i locali da ballo. 

(Unioneonline/D)

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