Omicidio Loris, il pm chiede 30 anni per mamma Veronica: "Bugiarda e manipolatrice"
È il giorno dell'accusa per Veronica Panarello, imputata per aver ucciso suo figlio, Loris Stival, strangolandolo con una fascetta da elettricista nel novembre di due anni fa a Santa Croce Camerina.
Oggi in aula, a Ragusa, il pm ha chiesto la condanna della donna a 30 anni di carcere.
Per i pm è stata lei a uccidere il bambino. Non sarebbero infatti credibili le accuse lanciate, anche di recente, nei confronti del nonno paterno del bimbo, da lei indicato come suo amante e vero esecutore del delitto.
Per l'avvocato di Veronica, Francesco Villardita, la questione delle riprese delle telecamere oggi si ribalta: "Diventano importanti per la difesa e non più per l'accusa", ha dichiarato prima dell'udienza, "i ruoli si sono invertiti".
Mentre Daniele Scrofani, il legale di Davide Stival, padre di Loris, ha ribadito che il suo cliente "non ha sete di vendetta, vuole solo capire cosa è accaduto a suo figlio e perché".
In aula, il pm Marco Rota ha detto di Veronica Panarello: "È una donna manipolatrice e bugiarda cronica" a causa di un "protagonismo esagerato". E con Loris - ha detto ancora - "non c'era un normale rapporto tra madre e figlio. Era un rapporto contrastato, lo trattava da amico e non da figlio".