Kalashnikov, pistole e fucili. Mitragliatori AK 47, pistole calibro 9 Luger, Walter PPK e 44 Magnum: insomma, un arsenale di armi da guerra.

Non solo è stata scoperta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria una santabarbara della Locride, ma anche intere piantagioni di cannabis e piazze di spaccio.

Si tratta di una vera e propria organizzazione criminale sotto il controllo della 'ndrangheta, dove ognuno aveva un ruolo preciso.

L'operazione ha portato all'esecuzione di 36 ordinanze di custodia cautelare (15 in carcere e 13 agli arresti domiciliari, 8 obblighi di presentazione all'autorità giudiziaria).

L'imputazione è associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi clandestine, collegata e funzionale alle attività della 'ndrangheta.

Tra le accuse anche quella di coltivazione di numerose piantagioni di canapa indiana e cessione di droga, prevalentemente hashish e marijuana.

"Arma Cunctis" è il nome che gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno hanno dato all'operazione.

"Le indagini - spiegano le forze dell'ordine - hanno svelato come soggetti ritenuti vicini alla cosca Commisso di Siderno e appartenenti alla cosca Cataldo di Locri, strutturati in una temibile consorteria criminale, abbiano avuto la capacità di gestire il traffico di centinaia di armi micidiali di ogni genere e calibro".

(Unioneonline/DC)
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