Muore a 25 anni sotto gli occhi del fratello mentre fa hydrospeed, gamba incastrata sotto una roccia
Non è riuscito a riemergere a causa dell’arto incastrato, neanche i soccorritori sono riusciti a salvarloTragedia nelle acque del torrente Sesia, nel Vercellese, meta molto in voga tra gli appassionati di rafting e canyoning.
Un ragazzo di 25 anni di Torino è morto annegato mentre stava scendendo il corso del fiume facendo hydrospeed, specialità che si pratica appoggiati a una specie di piccolo bob galleggiante che viene manovrato con il peso del corpo e aiutandosi con le pinne da sub.
Attività che sta riscuotendo grande successo. Ma il bob manovrato dal giovane si è ribaltato nel tratto del Sesia in località Scopetta e il ragazzo è rimasto con una gamba incastrata sotto un masso, non riuscendo più a liberarsi.
Per soccorrerlo si sono prodigati Vigili del fuoco, Soccorso Alpino e Speleologico, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, intervenuti dopo la chiamata del fratello. Ma è stato tutto vano.
Secondo quanto riferito dai soccorritori, il 25enne era impegnato in una discesa con il bob galleggiante con il fratello e una guida di una scuola di rafting. In un salto del fiume ha perso l’hydrospeed ed è finito con la gamba destra sotto la roccia.
Le squadre di soccorso hanno fatto di tutto per liberargli l'arto, che nel frattempo si era fratturato, e farlo riemergere in tempo per salvargli la vita, ma tutti sforzi sono risultati inutili.
La Procura di Vercelli ha aperto un’inchiesta sul caso, indagano i carabinieri.
Una tragedia che ha scosso la Val Sesia, frequentata da numerosissimi appassionati di sport fluviali: “Siamo vicini alla famiglia del ragazzo morto sul fiume Sesia questa mattina. Un incidente fatale al quale nonostante l'immediato intervento dei soccorsi non è stato possibile porre rimedio”, è il messaggio di cordoglio dell'Unione Montana dei Comuni della Valsesia.
(Unioneonline/L)