I vertici di Forza Nuova azzerati con una serie di arresti, ma non solo. Ci sono anche seicento “cani sciolti” identificati, e continua il controlle di ore e ore di video di scontri per individuare altri responsabili di quanto accaduto sabato sera a Roma.

Tredici le persone per ora finite in manette. Ci sono i leader di Forza Nuova: Roberto Fiore, Luigi Aronica, Giuliano Castellino, tutti nomi non nuovi nelle informative della Digos. Aronica, ex Nar fondatore dei primi Nuclei Armati Rivoluzionari, ha ben 18 anni di carcere per terrorismo alle spalle. Ci sono i volti emergenti dell’estrema destra, la 39enne Pamela Testa raffigurata sanguinante in un’immagine iconica degli scontri di sabato sera, che è anche promotrice della manifestazione.

In manette anche ex esponenti del movimento nazifascista “Militia”, decaduto qualche anno fa dopo una serie di arresti.

Arrestato anche il leader del movimento “IoApro”, il ristoratore Biagio Passaro. Il brand manager del franchising Regina Margherita, da sempre contrario ad ogni forma di restrizione anti-Covid (a partire dalla mascherina), si è praticamente autodenunciato sui social. Ha girato una diretta video su Facebook durante l’assalto alla sede della Cgil: “Si sfonda la sede della Cgil”, il titolo. Per gli investigatori è stato un gioco da ragazzi identificarlo.

I tredici arrestati dovranno rispondere a vario titolo dei reati di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Anche il corteo più pacifico di Milano - che ha mandato in tilt il traffico in città - ha un suo bilancio, con una 25enne arrestato per aver colpito un agente e altri 57 denunciati per interruzione di servizio pubblico e violenza privata e, di questi, 6, sono anche accusati di istigazione a disobbedire alle leggi e per manifestazione non preavvisata.

LE MINACCE DI FORZA NUOVA – Mentre in tanti invocano la messa al bando di Forza Nuova, il partito di estrema destra rilancia la sua battaglia: "Da lunedì, dal 15 ottobre, e fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi. La giornata di sabato fa da spartiacque tra vecchio e nuovo. Il popolo ha deciso di alzare il livello dello scontro", si legge in un comunicato.

"Non è certo arrestando alcuni nostri dirigenti che il sistema impaurito e nervoso potrà fermarlo. Nemmeno lo scioglimento di Fn potrebbe invertire la rotta di quanto sta avvenendo e avverrà nelle prossime settimane", si legge ancora nel comunicato firmato dai militanti Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Pirillo e Stefano Saija.

(Unioneonline/L)

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