L’anniversario della strage di Piazza Fontana, Mattarella: “La verità mai pienamente svelata”
La bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura aveva causato la morte di 17 persone
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Ricorrono oggi, 12 dicembre, i 52 anni dalla strage di piazza Fontana a Milano, quando una bomba esplose all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura provocando 17 morti e 88 feriti. In occasione della ricorrenza, il Presidente della Repubblica ha scritto un messaggio in cui parla di “lunghe vicende processuali” che “hanno lasciato vuoti e verità non pienamente svelate. Si tratta di ferite aperte, non soltanto per le famiglie delle vittime, ma per la Repubblica intera. Tuttavia, nonostante manipolazioni e depistaggi, emerge nettamente dal lavoro di indagine e dalle sentenze definitive la matrice eversiva neofascista e l'attacco deliberato alla vita democratica del Paese".
Che l’attentato fosse un attacco alla democrazia “è stato chiaro ben presto alla città di Milano e alla comunità nazionale – prosegue la nota -. La risposta unitaria, solidale, di popolo contro il terrorismo, e contro tutti i terrorismi che insanguinarono l'Italia dopo piazza Fontana, è risultata decisiva per isolare, sradicare e quindi sconfiggere l'eversione". "La prova a cui l'Italia venne sottoposta fu drammatica. Ma vinse la democrazia, e con essa prevalsero i valori di cui la Costituzione è espressione. Anche per questo è necessario fare memoria. La democrazia è un bene prezioso che va continuamente difeso e ravvivato. E l'unità che il nostro popolo ha saputo manifestare, quando l'aggressione ha riguardato i diritti fondamentali della persona e le basi stesse della convivenza, costituisce un patrimonio tuttora prezioso – conclude il Capo dello Stato -. Passare il testimone alle generazioni più giovani vuol dire trasmettere quella civiltà che è frutto di storia, di cultura, di sacrificio e intelligenza collettiva".
(Unioneonline/s.s.)
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