Italia tutta in zona gialla dalla prossima settimana, quando anche l’ultima Regione (la Valle d’Aosta) dovrebbe lasciare la zona arancione. Poi, da giugno, se fosse confermato l’attuale trend dell’epidemia, il Paese inizierà a vedere la zona bianca.

Dal primo giugno tocca a Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, che hanno già meno di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti. La settimana successiva potrebbe essere il turno di Liguria, Veneto e Abruzzo, forse anche l’Umbria. E così il resto del Paese, che potrebbe finire in fascia bianca entro fine giugno, già il 21 molto probabilmente. Lombardia, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna sono già sotto la soglia dei 70.

Uniche tre Regioni che potrebbero essere escluse fino a luglio sono Valle d’Aosta, Basilicata e Campania che hanno un’incidenza superiore o vicina ai 100.

A quel punto resterebbero in vigore solo le regole comportamentali: mascherina, distanziamento, igienizzazione frequente delle mani.

Ed è lo stesso Draghi a chiarire che, proprio in vista della ripresa di diverse attività, “non bisogna abbandonare i comportamenti essenziali di prevenzione, quindi mascherine, distanziamenti, sanificazione, areazione”.

Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, quando sarà raggiunto l'obiettivo del 50% della popolazione vaccinata con almeno una dose "la mascherina all'aperto, laddove non c'è assembramento, può essere tolta, così come stanno facendo negli Usa. Rimarrà l'obbligo al chiuso, ma in un luogo in cui sono presenti tutte persone vaccinate la mascherina potrà essere tolta".

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata