Restano sempre molto gravi, ma stabili, le condizioni del bimbo fatto nascere con parto cesareo dopo che sua madre, l’infermiera 37enne di Bolotana, Laura Porta, all'ottavo mese di gravidanza, è morta improvvisamente dopo essersi sentita male in casa a Pistoia.

Il piccolo è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

La 37enne aveva lasciato la Sardegna 15 anni fa per inseguire il suo sogno di diventare infermiera. In Toscana lavorava al carcere di Prato ed era volontaria della Misericordia.

Solo qualche giorno fa aveva affidato ai social la gioia del piccolo in arrivo, parlando di «amore grande». E a dicembre un post ancora per lui e il compagno Antonio Fasano: «Un giorno ti racconteremo di come mamma e papà si son conosciuti, di quando si incontravano nei corridoi al lavoro, di quando mamma affrontò papà a brutto muso. Un giorno ti racconteremo di come ci siamo innamorati, dei mesi lontani e di quanto sia stato difficile, di tutte le volte che ci siamo supportati e tenuti per mano, senza mai andare via. E poi ti racconteremo di quando abbiamo scoperto di te, di quando il nostro mondo si è dipinto di celeste, delle lacrime di gioia e delle risate».

Profondo cordoglio a Bolotana, dove vive la famiglia, benvoluta da tutti. La madre di Laura Porta, non appena appresa la tragica notizia, è volata a Pistoia. 


(Unioneonline/v.l.)

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