L'Aula del Senato oggi vota per sottrarre Salvini al processo per sequestro di persona aggravato sul caso Diciotti.

Un risultato che si deve ancora concretizzare, ma che pare annunciato, visto il voto in Giunta e l'appoggio al ministro dell'Interno che non arriva solo dal Movimento 5 Stelle, ma anche dagli alleati di centrodestra.

I dissidenti pentastellati alzano il livello dello scontro: "Voterò sì all'autorizzazione a procedere", fa sapere Paola Nugnes, mentre Gregorio De Falco attacca sul caso della nave Mare Jonio. Attacchi che non preoccupano Salvini, visto che gran parte del Movimento gli ha garantito il suo appoggio.

Non ci saranno colpi di scena dunque, almeno per quanto riguarda la decisione finale, perché in Aula sono previste scintille.

"Per andare a processo dovrei mentire a questo Senato e agli italiani, dovrei dire che non ho fatto l’interesse pubblico", afferma Salvini intervenendo a Palazzo Madama dai banchi della Lega. "Quei quattro giorni sono stati risolutivi, abbiamo esposto il problema senza esporre a rischio i passeggeri. Io sono per meno porti aperti, meno sbarchi, meno morti. Mentre qualcuno, più che porti aperti, vuole cimiteri aperti".

E ancora: "Non sarò mai il ministro che lascia morire una sola persona nel Mar Mediterraneo senza muovere un dito. Quando si mette in dubbio che, col mio lavoro, abbia abusato della mia carica per qualcosa che ho fatto, faccio e rifarò per difendere i miei figli, mi emoziono".

(Unioneonline/L)
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