Il presidente del Senato Pietro Grasso torna a parlare del caso di Giulio Regeni, il ricercatore friulano ucciso al Cairo, in Egitto, tra gennaio e febbraio del 2016 in circostanze mai chiarite, e lo fa dopo aver ricevuto a Palazzo Madama l'ambasciatore incaricato di rappresentare l'Italia in Egitto, Giampaolo Cantini.

Un colloquio importante, in cui sono stati affrontati alcuni argomenti cardine del caso, come la cooperazione tra i magistrati dei due Paesi e le ultime, preoccupanti, notizie riguardanti l'avvocato che assiste la famiglia Regeni nel Paese nordafricano.

"La richiesta di fare piena luce sui fatti che hanno portato alla morte del ricercatore italiano - ha detto Grasso - non arriva solo dai suoi familiari, dai colleghi e dagli amici. È una esigenza profondamente avvertita nel nostro Paese, tra i cittadini e nelle istituzioni, che ho condiviso incontrando i genitori di Giulio il 16 marzo dello scorso anno e che ho ribadito oggi all'ambasciatore Cantini, nella piena consapevolezza della delicatezza del compito che gli è stato assegnato".

L'ambasciatore italiano Giampaolo Cantini è atteso in Egitto giovedì prossimo.

ALFANO INCONTRA IL MINISTRO EGIZIANO - Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, è stato annunciato oggi dalla Farnesina, sarà a Londra il 14 settembre per la riunione ministeriale sulla Libia. È stato anche già fissato nella capitale inglese un incontro bilaterale con il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, "per una disamina complessiva di diversi temi di interesse comune". Temi che toccheranno inevitabilmente anche il caso Regeni e la recente scomparsa dell'avvocato della famiglia, Ibrahim Metwaly.

IL RUOLO DELL'AMBASCIATORE EGIZIANO - L'Egitto "è in procinto di riprendere il normale flusso delle relazioni con l'Italia con il ritorno degli ambasciatori dei due Paesi alle rispettive sedi".

Questo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, a margine di una conferenza stampa. "Ci sono molti ambiti di cooperazione, di scambio commerciale e per gli investimenti italiani in Egitto", ha aggiunto Shoukry, sottolineando l'importanza del "contributo italiano allo sviluppo dell'Egitto. Abbiamo sempre voluto superare gli ostacoli scaturiti da eventi spiacevoli sul cammino", ha ribadito, con evidente riferimento al mistero della morte del ricercatore italiano.

(Redazione Online/m.c.)

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