Il nipote di una donna di 53 anni, Katya Zengarini, morta all’inizio di maggio dopo aver contratto il Covid nell’asilo dove lavorava come bidella ha deciso di denunciare la scuola materna per “mancato rispetto dei protocolli ministeriali”.

Accade a Deruta, in un Umbria, dove la Procura di Spoleto potrebbe aprire, atto dovuto dopo l’esposto, un’indagine per omicidio colposo. 

Nell'esposto, depositato dall'avvocato Giuseppe Caforio, legale del familiare della vittima, viene ricostruito l'intero iter della vicenda: in particolare, dopo la positività al Covid di una insegnante, la dirigente decise di chiudere - questa la tesi contenuta nella denuncia - solo una sezione ma non dispose alcun provvedimenti nei confronti del personale Ata, tra cui appunto la Zengarini e un'altra collega”.

In particolare, viene segnalato alla Procura, le due bidelle non sarebbero state ritenute "contatto" di caso positivo e quindi continuarono ad andare al lavoro, anche sanificando gli ambienti in cui aveva lavorato l'insegnante contagiata.

Al contrario, la famiglia della bidella morta di Covid ritiene che le due donne sarebbero dovute essere sottoposte alla quarantena in osservanza al "Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19".

(Unioneonline/l.f.)

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