Quinto giorno degli operai Eurallumina sul silo, fra tensione e rabbia: «Il Governo ci dia risposte»
Non si ferma la protesta dei lavoratori, provati dl freddo a 40 metri d’altezza ed esasperati dal mancato sblocco dei fondiVideo Antonella Pani
Il quinto giorno di presidio sul silo Eurallumina inizia con la tensione alle stelle tra i lavoratori, provati dal freddo a quaranta metri d'altezza ed esasperati dalla mancanza di notizie positive sullo sblocco dei fondi.
«Le pessime condizioni del tempo non ci intimoriscono ma sia chiaro: Ministero e Governo ci diano subito risposte sullo stanziamento dei fondi - dice Enrico Pulisci, a nome dei lavoratori in presidio sul silo - quei 10 milioni di fondi che chiediamo al Governo verranno poi addebitati alla società, non sono a fondo perduto. Lo prevede la legge: chi ha imposto le sanzioni, deve risolvere il problema. In Irlanda, in Germania e in Svezia non sono state applicate sanzioni agli stabilimenti Rusal, solo in Italia e chi subisce le conseguenze siamo noi lavoratori sardi».
Questa mattina è prevista una riunione sindacale per le valutazioni su ciò che è emerso ieri a Roma nell'incontro tra la Presidente Todde e il Ministro Giorgetti.
