Prenderà il via domani a Sassari il processo d'appello in cui è imputato Marcello Tilloca, l'uomo che - reo confesso - ha strangolato la moglie, la 40enne Michela Fiori, ad Alghero il 23 dicembre 2018. Il delitto è avvenuto nella stessa casa in cui la coppia viveva insieme ai due figli fino a pochi mesi prima, alle porte della separazione.

Tilloca in primo grado era stato condannato, in abbreviato, a 30 anni e il gup di Sassari aveva riconosciuto una provvisionale di 100mila euro per ciascuna parte civile (madre, fratello e nonna della vittima). Inoltre gli era stata tolta la potestà Genitoriale.

E proprio domani, così come accaduto in altre udienze, la Rete insieme al Coordinamento 3 Donne di Sardegna, Prospettiva Donna, Noi donne 2005 e Donne in Carrelas manifesteranno con un sit-in silenzioso davanti all'ingresso della Corte d'appello.

"Michela mi tradiva, aveva un compagno". "Spacciava droga". "Quel giorno ero andato lì per un chiarimento e Michela mi ha aggredito". Sono alcune delle dichiarazioni rese spontaneamente dal marito.
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