Sardegna, tre tragedie in un solo giorno: muoiono un parroco, un professionista e una turista
Un filo sottile, intrecciato da tre incidenti fatali, ha unito Sant’Antioco, Posada e StintinoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C’è un filo sottile che oggi ha unito Sant’Antioco, Posada e Stintino: un filo nero, intrecciato da tre incidenti fatali che hanno trasformato un giorno qualunque in una mappa di dolore sparsa per l’Isola.
In poche ore, la Sardegna ha pianto tre vittime: un sacerdote stimato, un professionista conosciuto e una turista in vacanza, accomunati da un destino che non ha lasciato scampo.
A Sant’Antioco ha perso la vita don Giulio Corongiu, 76 anni, parroco di Nostra Signora di Bonaria. Il sacerdote stava rientrando da Cala Sapone quando, in località Canai, ha perso il controllo della sua auto. Il mezzo è finito fuori strada e il prete, sbalzato dall’abitacolo, è precipitato per decine di metri giù da un costone. Nonostante l’arrivo dell’elisoccorso Areus e i disperati tentativi di rianimazione, per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile e compagnia barracellare: tra le ipotesi, un malore improvviso.
Stamattina, invece, a Posada, un altro incidente ha strappato la vita a Davide Mulargia, 45 anni, originario di Nuoro, figlio dell’ex medico di base Giansalvo e di Maria Laura Coronas, nipote del capo della polizia Giovanni Coronas.
Mulargia viaggiava a bordo della sua Toyota Yaris Cross lungo via Gramsci quando, per cause in accertamento, una ruota ha urtato contro un cordolo. L’auto ha perso aderenza, è uscita di strada e si è schiantata contro una massicciata. L’impatto è stato devastante: i soccorritori del 118 hanno tentato invano di salvarlo, ma il cuore dell’uomo si è fermato sul colpo. La strada è rimasta chiusa a lungo per i rilievi e la rimozione del veicolo.
Infine, la scorsa notte, un terzo dramma si è consumato a Stintino, a pochi passi dalla spiaggia della Pelosa. Patrizia Mastrovita, 63 anni, residente a Milano, è morta dopo essere stata travolta da un Suv nel parcheggio privato del residence La Pelosetta.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il conducente della Bmw – un 52enne pugliese – stava cercando di accedere al residence, in salita, sporgendosi dal finestrino per azionare la sbarra. In quell’attimo l’auto, con cambio automatico, si sarebbe mossa in avanti, colpendo la donna. Anche in questo caso l’intervento dei soccorritori è stato inutile.