Ore di grande paura, cenere e fumo nel paesaggio incontaminato tra Perd’e Sali e Spagnolu, un bosco devastato, «proprio quella fetta di territorio su cui avevamo investito tempo e risorse per incrementare la piantumazione», sospira il sindaco Angelo Dessì.

È il bilancio dell’incendio partito ieri dalle campagne di Sarroch. Le fiamme, spente solo all’imbrunire, sono divampate al mattino quando un 78enne di Villa San Pietro, denunciato per incendio colposo,  ha perso il controllo del rogo appiccato per bruciare le ramaglie dopo aver potato alcune piante d’ulivo. «Pensare che è partito tutto da una sciocchezza fa ancora più rabbia», sottolinea il primo cittadino.

L’incendio in pochi minuti, per via del forte maestrale, è andato fuori controllo.

Case evacuate, animali fuggiti o spostati dalle aziende agricole. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, il Corpo forestale, i volontari e due Canadair, che non sono riusciti però ad operare a causa delle forti raffiche di vento.

POCHI ELICOTTERI

E mentre inizia la stagione degli incendi, sono solo 5 gli elicotteri a disposizione in Sardegna sui 14 richiesti dal Corpo Forestale.

Dei cinque lotti per il servizio antincendio sono stati aggiudicati il lotto 3, per tre elicotteri per le basi di Anela, Farcana e Pula è stato assegnato alla società salernitana “E+S Air”, mentre il lotto 5 per due mezzi nella base di Villasalto è stato vinto dalla piemontese “Eliossola”.

Gli altri tre lotti sono stati snobbati dalle compagnie aeree. Ora la Presidenza della Regione cerca di correre ai ripari con una procedura urgente, pubblicata martedì, per tamponare il triennio dal 2024 al 2026. Probabilmente anche questa nuova procedura non andrà a buon fine, ormai gli elicotteri, ma soprattutto i piloti, sono già “piazzati” in altre regioni o in altre nazioni che hanno stanziato più fondi per la lotta aerea ai roghi.

Tutti i dettagli negli articoli di Federico Cogoni e Andrea Artizzu su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale

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