Roberta Pitzalis è morta per un’intossicazione da botulino e, come concausa, per una polmonite emorragica come conseguenza dell’intubazione per la ventilazione assistita. Questo l’esito dell’autopsia, disposta dalla Procura di Cagliari, svolta oggi sul corpo della 38enne di Guasila dal medico legale Matteo Nioi, incaricato dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia. All’esame ha partecipato anche il medico Alberto Chighine, nominato come consulente di parte dalla famiglia della donna, assistita dall’avvocato Francesco Marongiu. L’unico indagato, l’argentino Cristian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco in cui sarebbero stati serviti gli alimenti contaminati, è invece difeso dal legale Maurizio Mereu: non è stato nominato alcun consulente.

L’accertamento medico non è concluso: gli esiti di tutti gli esami diagnostici, chimici e istologici arriveranno entro novanta giorni e determineranno con chiarezza le cause della morte della 38enne, ma anche il motivo del peggioramento. Pitzalis era tra le otto persone finite in ospedale dopo aver ingerito – secondo gli investigatori – cibi con della salsa guacamole durante la “Fiesta Latina” di Monserrato del 22 luglio.

Quattro erano state dimesse quasi subito, un bambino di 11 anni è ancora ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli di Roma e restano preoccupanti, seppure stabili, le condizioni di una 14enne.

La donna inizialmente era ricoverata al Brotzu: sembrava fosse migliorata tanto che è stata trasferita al Businco. Poi il quadro clinico è precipitato con la morte della 38enne. Per questo gli ulteriori esiti degli esami dell’autopsia dovranno stabilire anche quando c’è stato il peggioramento, quanto abbia inciso sulla morte. Non solo: il pm ha chiesto anche di effettuare tutte le valutazioni per verificare se ci possano essere state eventuali negligenze degli operatori sanitari.

Le indagini coordinate dal pm Pilia hanno portato al sequestro da parte dei carabinieri del Nas di un chilo di polpa di avocado, proveniente dal Perù e utilizzato per preparare la salsa che è stata utilizzata nel chiosco di Monserrato. E la Procura ha incaricato il super-esperto Fabrizio Anniballi, tecnologo alimentare del Dipartimento di Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità, di esaminare i campioni di tacos e salsa guacamole sequestrati dal Nas e dagli ispettori della Asl a Tortolì, quando è scattato l’allarme dopo i primi ricoveri d’urgenza legati alla serata del 22 luglio.

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