Ovodda, il proprietario del cammello replica all’animalista Rizzi: «Ho salvato Rodolfo da una vita di sofferenza»
Parla il giovane allevatore Michele Ladu: «Era in cattività e ora è libero, informatevi prima di parlare»Video di Giorgio Ignazio Onano
A due giorni dal Mercoledì delle Ceneri, tra le vie di Ovodda è grande il malumore dopo le dichiarazioni dell’animalista Enrico Rizzi.
Fra le decine di repliche spicca quella di Michele Ladu, proprietario di Rodolfo, il cammello protagonista della sfilata che ha alimentato le critiche degli attivisti. E proprio Ladu, attraverso un video, si rivolge a Rizzi: «Voglio raccontarti la storia del mio amico Rodolfo, che viveva in cattività. L’ho salvato da una vita di sofferenza portandolo a vivere con me. Oggi è libero di vagare spensierato per le campagne di Ovodda».
Da qui, l’affondo all’insegna del sarcasmo: «È vero che ogni tanto ci concediamo anche qualche passeggiata per il paese, ma c’è chi si porta a spasso il cane e il gatto, mentre a Ovodda ci piace portare a spasso i cammelli».
Ma per Ladu quella di Rizzi «è la presunzione di voler insegnare come si debbano tenere gli animali, specie a noi che abbiamo una cultura millenaria alle spalle, basata sul rispetto, dove le violenze sugli animali non sono contemplate».
Si aggiunge, così, un consiglio all’attivista: «Dovresti andare a cercare le violenze altrove», dice Ladu. «I nostri animali sono liberi come lo siamo noi. Quando arriverete a capirlo voi benpensanti sarà troppo tardi».
«Ti invito a tornare sulla via della ragione», conclude, infine, il giovane allevatore rivolgendosi a Rizzi. «Hai tanta gente al seguito che prende per buono ciò che scrivi, prima di pubblicare certi post e affermazioni, dovresti informarti meglio sulla realtà dei fatti».