Ettore Sini ha chiamato l’ex compagna Romina Meloni di mattina, da Ozieri, quando era in compagina del figlio della donna avuto da un precedente matrimonio.

Poi si è presentato a casa di lei, a Nuoro. Per farsi aprire la porta ha prima suonato in un altro appartamento, coprendo con le mani il videocitofono. Un inquilino ha aperto la porta e a quel punto Ettore Sini ha citofonato al portoncino dove la ex compagna da gennaio conviveva con Gabriele Fois. Ad aprire è stata proprio la donna, che vedendo il suo ex compagno ha richiuso subito la porta.

Ma, accecato dalla gelosia, l’uomo con un calcio ha sfondato il portoncino e una volta dentro ha scaricato il caricatore della sua 7.65.

Cinque colpi, uno fatale per Romina, altri tre hanno colpito Gabriele Fois che ora è ricoverato nel reparto di rianimazione di Nuoro.

Così i maggiori Michele Cappa e Gianluca Graziani hanno ricostruito il femminicidio di ieri a Nuoro.

Commesso l’omicidio è partita la fuga, ma prima Sini, assistente capo della polizia penitenziaria, è passato nel carcere nuorese di Badu 'e Carros dove lavorava per prendere la sua pistola d’ordinanza.

Un paio di ore dopo è stato arrestato a Sassari dai carabinieri che lo braccavano, era a piedi e aveva la pistola nella cintola con il colpo in canna.

Nella notte, assistito dal suo legale, ha risposto alle domande del pm Angelo Beccu e confessato il delitto.

Fabio Ledda

LE IMMAGINI:

I carabinieri in via Napoli a Nuoro (foto L'Unione Sarda)
La porta dell'abitazione in cui è avvenuto l'omicidio (foto L'Unione Sarda - Deidda)
L'appartamento è stato messo sotto sequestro (foto L'Unione Sarda - Deidda)
L'omicida, Ettore Sini (foto L'Unione Sarda)
La vittima, Romina Meloni (foto L'Unione Sarda)
Il ferito, Gabriele Fois (foto L'Unione Sarda)

CARABINIERI SULLA SCENA DEL CRIMINE

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